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Il punto di vista di un imprenditore della pelle by Conceria Nuova Overlord
Abbiamo fatto il punto sul settore pelle con Giancarlo Tentella della Conceria Nuova Overlord S.p.A. Nata a Santa Croce sull’Arno (PI) nel 1972, l’azienda vanta cinquant’anni di esperienza nella produzione di pellami d’alta gamma per il settore calzaturiero e pellettiero. Una storia caratterizzata dal connubio tra sapienza artigianale e tecnologie all’avanguardia, insieme all’attenta selezione delle materie prime e ad un processo produttivo che controlla tutte le fasi di lavorazione per garantire al cliente – soprattutto griffe del lusso – un risultato di qualità eccelsa.
Dal suo punto di vista, come “fotografa” al momento il settore pelletteria e calzatura?
Dopo la crisi mondiale data dalla pandemia, mi sembra che il mercato della calzatura si stia riprendendo discretamente, per fortuna, forse si tratta del tipo di prodotto percepito come più “necessario”? Invece con la pelletteria c’è questa peculiare sensazione di lusso superfluo, come se si trattasse di un acquisto frivolo e rimandabile a tempi migliori. Al momento quindi posso segnalarle che quello della pelle per accessori è un panorama stagnante, certamente anche a causa della crisi dei mercati per via della guerra in Ucraina e dell’aumentato costo dell’energia. Chi lavorava principalmente con mercati come Cina e Russia sta purtroppo subendo grosse perdite.
E come hanno influenzato la vostra azienda questi fattori?
Premetto che per noi la collaborazione e il dialogo con il cliente sono sempre e comunque fondamentali, la base su cui costruiamo relazioni proficue. Tuttavia, al momento, le griffe del fashion con cui lavoriamo (per citarne qualcuna: Celine, Tod’s, Ferragamo, Bulgari, Burberry) sono restie nel fare grossi ordini. In questo momento non saprei dirle con precisione quali saranno le nuove tendenze nella pelle anche a causa della cautela - forse eccessiva? - dei brand. C’è da dire che noi produciamo da anni collezioni a-stagionali, investiamo costantemente in ricerca e sviluppo sulle lavorazioni e i finissaggi ma non inseguiamo le tendenze del momento. Ad esempio, a Lineapelle New York a cui presenziamo nei prossimi giorni portiamo varie pelli bestseller e un paio di novità.
Quanto è centrale per voi il tema della sostenibilità?
Nel nostro piccolo, Nuova Overlord porta avanti da anni una filosofia aziendale indirizzata verso la sostenibilità ambientale, con l’adozione di impianti sempre più evoluti in grado di esaltare le massime qualità del pellame unita all’impegno etico di ridurre sempre di più l’impatto sull’ambiente. Facciamo investimenti anche in sostenibilità dei processi e nel welfare aziendale, con una riorganizzazione delle aree di lavoro per gestirlo in maniera più efficiente nel benessere dei dipendenti. Inoltre, abbiamo introdotto in azienda un gestionale avanzato che permetterà in futuro anche al cliente di seguire lo stato del suo ordine, in nome della fiducia e della trasparenza nella filiera.
Governo e imprenditori della pelle: che supporto servirebbe secondo lei per aiutare la filiera e le aziende? Quale potrebbe essere per lei una soluzione per uscire da questo momento di crisi?
Sicuramente bisognerebbe investire maggiormente nella formazione dei giovani e nella professionalità. Nel nostro specifico campo, mancano gli artigiani, i tagliatori. Esempi di scuole innovative e ricche di iniziative come il Polimoda di Firenze sono un faro nel buio. Bisognerebbe che si attuassero maggiori investimenti in questo senso perché esistono professioni tradizionali d’eccellenza del made in Italy che stanno man mano scomparendo. Uno degli obiettivi principali del nostro Governo dovrebbe essere riuscire a fondere le esigenze dei giovani, che cercano di inserirsi nel mondo del lavoro, con le esigenze delle imprese, che hanno bisogno di nuove leve e creatività per portare avanti le tradizioni e, perchè no, anche rinnovare il proprio modo di produrre.