La nota del Pantone Institute sottolinea che Viva Magenta è “una sfumatura non convenzionale per tempi non convenzionali”: audace ma non aggressiva, dinamica ed esuberante, perfetta per il post-pandemia. Una tonalità a-gender e inclusiva per tutt*, che incoraggia la sperimentazione e – dicono – sarà il colore chiave del metaverso. Non manca il rimando cromatico ai primi anni 2000, nei quali il magenta predominava come colore chiave nella cultura popolare, sui siti web e nella musica.
Già intravisto sulle passerelle SS23, Viva Magenta si rende protagonista di look couture come i maxi-dress di Margiela o Rick Owens ma si fa notare anche in accessori e calzature di grande impatto estetico: le bizzarre calzature effetto palloncini di Loewe, la borsa a mezzaluna di Alaïa, gli svettanti sandali piumati firmati Rick Owens.
La tonalità di rosso carminio, in equilibrio tra lo spettro cromatico caldo e freddo, è una delle cromie necessarie alla stampa a colori insieme con ciano, giallo e nero. Inventato nel 1859 da François-Emmanuel Verguin ossidando l’anilina grezza con il cloruro stannico, il magenta si ispira alla cocciniglia, dalla quale si trae tutt’ora uno dei coloranti naturali più antichi e utilizzati.
