Nel terzo trimestre del 2018 il gruppo internazionale di beni di lusso Kering ha registrato ricavi consolidati per 3,402 miliardi di euro, con un aumento del 27,6%. La crescita è dovuta principalmente a Gucci, che ha effettuato vendite per 2.096 milioni di euro(+34,9%).
François-Henri Pinault, Presidente e ad, ha spiegato orgogliosamente: “La nostra crescita non ha precedenti nel settore del lusso. Il ritmo è solido, ben bilanciato e sostenuto in tutte le regioni e canali di distribuzione".
La crescita di Gucci interessa tutte le regioni, guidate dall'Asia del Pacifico (+41,9%) e Nord America (+40,7% su base comparabile), Giappone (+33%) ed Europa occidentale (+25%). Anche l'ecommerce ha registrato una forte crescita del 68%.
I dati battono le attese degli analisti, nelle stime di Bloomberg, si attendevano ricavi del trimestre a 3,3 miliardi per il gruppo con una crescita del 21-24,5%, del 22-30% per Gucci. I risultati positivi arrivano poi in un momento in cui tutto il comparto del lusso è sotto pressione dopo aver temuto un rallentamento degli acquisti sul mercato cinese.
I dati hanno inevitabilmente rivoluzionato le aspettative, trascinando Kering anche sul mercato azionario; qui il gruppo francese ha guadagnato oggi un ulteriore 8% dopo il +11% di ieri. Risultati che hanno superatole attese degli analisti che si aspettavano un rallentamento nella corsa di Gucci. Timori, esplicitati dal taglio della raccomandazione sull'intero settore da parte di Morgan Stanley, che avevano portato ad una flessione del settore nelle scorse settimane.
Gli investitori evidentemente sono stati tranquillizzati dal messaggio di ieri sugli acquisti del prossimo trimestre, il più redditizio per il lusso vista la concomitanza con lo shopping natalizio.
A beneficiarne è tutto il comparto: Lvmh guadagna il 2,15%, con Moncler (+3,7% in attesa dei conti nel pomeriggio), Richemont (+1%), Dior (+1,2%), Hermes (+2,7%), Burberry (+2,3%) e Tod's (+1%).
