Leather & Luxury 23 - LINEAPELLE
Il Bomber nella ricerca del Corso di Laurea Magistrale in Fashion System Design La vasta ricerca d’innovazione formale, strutturale ed estetica sul ready-to-wear ha individuato nel Bomber un protagonista assoluto di un’evoluzione, fatta di continui cambiamenti per adattarsi al tempo e giungere ad oggi come se i suoi cento anni non pesassero affatto. Tale sviluppo si è recentemente svolto durante i corsi dedicati alla progettazione della moda nel Design Campus dell’Università di Firenze. Il Bomber ebbe origine con funzione di capo tecnico: doveva proteggere i piloti dalle basse temperature della cabina di pilotaggio (-50°) con la sua spessa pelliccia di montone americano, il caratteristico elastico in lana montato in vita e sui polsi, l’aletta antivento nascosta dalla zip, sembrano parlare di un concetto di comfort ricercato e progettato per essere imbattibile nel tempo. Per questa ragione, la nostra ricerca ha messo a fuoco tutti i cambiamenti di questo adattamento: il passaggio dall’ambito militare a quello civile, la costruzione no-size attraverso la silhouette bombata o boxy, il suo aspetto genderless, la pelle che cede il passo al nylon e alla fibra aramidica antifuoco fino alla versione ibridata in raso di seta abilmente ricamato dagli artigiani giapponesi della secondaguerramondiale. Il cambiamento è insito nella natura del bomber che dalla strada arriva alla passerella, interpretando prima il mood ribelle delle subculture degli anni ‘60 (skinheads e hooligans), per diventare poi la divisa della cultura borghese dei college americane e trasformarsi, infine, in puro territorio di sperimentazione da parte di tutti i designers più famosi al mondo. The Bomber jacket research in the Fashion System Design Master’s Degree Course The vast research of formal, structural, and aesthetic innovation of ready-to-wear apparel has identified the Bomber jacket as the absolute protagonist of an evolution, made of continuous changes adapting to time, reaching today as if its hundred-year history were weightless. This development has recently taken place during the courses dedicated to fashion design at the Design Campus of the University of Florence. The Bomber jacket originated as a technical garment: it had to protect pilots from low cockpit temperatures (-50°) with its thick American sheepskin fur, the characteristic wool elastic band mounted at the waist and wrists, and the windproof flap hidden by the zipper, which seem to express a concept of researched comfort designed to be unbeatable over time. For this reason, our research has focused on all the changes of this adaptation: the transition from military to civilian, the no-size construction through the convex or boxy silhouette, its genderless look, the leather that gave way to nylon and fireproof aramid fibres to the hybridized version in silk satin skilfully embroidered by Japanese artisans during the Second World War. The change is inherent in the nature of the Bomber jacket from the street to the catwalk, first interpreting the rebellious mood of the subcultures of the 1960s (Skinheads and Hooligans), to later become the uniform of the bourgeois culture of American colleges, and finally becoming the pure territory of experimentation by all the most famous designers in the world. Via Sandro Pertini 93, Calenzano (FI) – Tel. (+39) 055.2757079 – Per info e iscrizioni: www.design.unifi.it DESIGN CAMPUS UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE UNIVERSITY OF FLORENCE 275 Imaging design by Sara D’Angelo, Debora Dati, Natalia De Martino e Carolina Grazzini
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