Leather & Luxury 23 - LINEAPELLE

DAVID RULLI 35 L a pelletteria post pandemia, come ripartire? «Oggi le aziende del settore moda stanno producendo gli ordini che già avevano in portafoglio prima del lockdownegli eventuali ordini di riassortimentoma, nella maggioranza dei casi, con una riduzione di volumi. Molti brand hanno anche posticipato la presentazione delle collezioni estive di uno o due mesi o, in qualche caso, le hanno proprio annullate. Con la fine degli ammortizzatori sociali, molte aziende della filiera della moda si troveranno in difficoltà, soprattutto le più piccole e le meno patrimonializzate.» La sfida dell’ecosostenibilità «Qui credo che il nostro Paese sia generalmente in ritardo. Molto, nella filiera della moda, è stato fatto su iniziativa dei singoli imprenditori e/o di associazioni di imprese e, soprattutto, delle grandi aziende che si possono permettere investimenti ingenti. In questo momento c’è una grande attenzione, da parte dei brand e delle multinazionali, nell’utilizzo di materiali naturali come cotoni, sete, pellami con concia metal- free, accessori nickel-free etc. Ma tutto ciò comporta spesso l’investimento in nuovi macchinari e un aumento dei costi di lavorazione. Gli stati dovrebbero incentivare chi sta cercando di rendere i propri prodotti meno impattanti per l’equilibrio dell’ambiente.» Digital e web: sono reali opportunità per il futuro del mercato del Lusso, oppure no? «Credo che molto dipenda sia dal tipo di clientela che dal posizionamento del brand. I cosiddetti “millennials”, sono molto più votati all’acquisto online di quanto sia la mia generazione, ad esempio. Ritengo, però, che l’acquirentepiùmaturo, che si rivolge particolarmente ai brand di fascia alta del lusso, guardi molto alla qualità non solo del prodotto finitoma anche dellamateria prima. E, pertanto, resta lanecessitàdi toccare il prodotto, di apprezzarne la mano e di indossarlo (abito od accessorio che sia). Il web ed i social siano sicuramente importanti, ma credo che resteranno al fianco delle boutique tradizionali, con una quota di mercato che si assesterà a livelli più bassi nel lusso “estremo” e crescerà al diminuire del posizionamento del prodotto.» P ost-pandemicleathergoods,howdowestartagain? «Today, fashion companies are producing the orders they had already acquired before the lockdown and some new selection orders but, in most cases, with a reduction in volumes. Many brands have also postponed the presentation of their summer collections by one or two months or, in some cases, cancelled them all together. With the end of the social welfare programs, many companies in the fashion supply chain will find themselves in difficulty, especially the smallest with the least equity». The eco-sustainability challenge «On this topic, I believe that our country is behind in gen eral. Much has been done in the fashion industry, on the initiative of individual entrepreneurs and/or business associations and, above all, by large companies that can afford substantial investments. At the moment, brands and multinationals are paying a great deal of attention to the use of natural materials such as cottons, silks, metal-free tanned leathers, nickel-free accessories, etc. But all this often involves investments innewmachinery andan increase in processingcosts. Countries shouldencourage thosewhoare trying tomake their productswith a lower environmental impact». Digitization and the web: are these real opportunities for the future of the Luxury market or not? «I think a lot depends both on the type of clientele and the brand positioning. Millennials are much more dedicated to buying online than my generation is, for example. I think, however, that the more mature buyer, who is particularly attracted by high-end luxury brands, pays close attention to quality, not only of the finished product but also of the raw materials. And, therefore, there is still the need to touch the product, to appreciate its feel, and to wear it (whether it be a garment or an accessory). The web and social media are certainly important, but I believe they will remain alongside traditional boutiques, with a market share that will settle at lower levels in “extreme” luxury and will grow as the positioning of the product decreases». INCENTIVI STATALI PERAIUTARE LARIPRESA FEDERAL INCENTIVES TOHELP RECOVERY PRESIDENTE CONFINDUSTRIA FIRENZE – SEZIONE MODA PRESIDENT OF CONFINDUSTRIA FIRENZE – FASHION SECTION

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