Leather & Luxury 23 - LINEAPELLE
Q uali strategie per ripartire in sicurezza ed efficacia dopo la pandemia? «Già prima del lockdown la nostra Associazione ha guidato le aziende associate nella predisposizione ed implementazione dei vari protocolli previsti. Durante la chiusura ha mantenuto un dialogo costante con gli imprenditori attraverso una piattaforma online che vedeva collegate ogni volta centinaia di utenti. Abbiamo condiviso problematiche e soluzioni e individuato canali sicuri per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza per le aziende. C’è stata grande disciplina da parte di tutti. L’attenzione continua ad essere elevata e di questo siamo orgogliosi. Nonostante le forti incertezze sul futuro, le nostre aziende si faranno trovare pronte per cogliere tutte leopportunitàdel momento». Ecosostenibilità e settore conciario: quali vie intraprendere? «Il nostro distretto è un esempio di economia circolare a tutti gli effetti. Abbiamo creato, su iniziativa degli imprenditori conciari stessi e prima che le norma lo prevedesse, un impianto consortile per la depurazione delle acque reflue (Aquarno) che oggi è stato preso come punto di riferimento dalla Regione Toscana per il cosiddetto “progetto Tubone”. Abbiamo creato impianti nei quali recuperiamo il cromo utilizzato nel processo conciario, gli scarti di rasatura e del carniccio, i fanghi di lavorazione. Siamo il primo distretto che ha sottoscritto con la Regione nel 2019 il Patto per l’Economia Circolare, che prevede fondi per il potenziamento dei nostri impianti, così da poter trattare gli scarti in volumi anche superiori e con tecniche innovative». Digital e Web: possono essere reali opportunità di sviluppo per il settore? «La pelle è una materia prima naturale, per la quale l’elemento tattileèdi fondamentale importanza. Nonostante questo, i canali digitali e tutte le nuove tecnologie che si stanno sviluppando, come showroom e sfilate virtuali, amplieranno i volumi di vendita e le opportunità di utilizzo della pelle. Come già alcuni importanti brand della moda hanno previsto, questa fase porterà probabilmente ad un minor “cannibalismo” della moda a favoredi prodotti più concreti, basici, di valore. In questo scenario la pelle toscana si posiziona perfettamente grazie alle sue caratteristiche in termini di qualità, contenuto moda, ecosostenibilità». P ost-pandemic leather goods, howdowe start again? «Have we restarted? I don’t think so. Companies are now producing their old orders while, as for the new collections, there is still uncertainty, especially regarding leather goods and apparel. It’s a difficult time when even brands are having difficulty planning because of big losses. The evolution of closures globally, starting from China, has caused a Domino effect of problems such as the tourismblock (which alone is worth 30% of the Luxury turnover) and the closure of stores. However, I amconfident because theworld cannot be stopped, but will have to adapt to new commercial, product and supply chain formulas. Luxury will start again, but it will take a few years to perfect this transition». How does the challenge of eco-sustainability fit into this context? «It was a fundamental theme even before Covid-19. I hope it is not just marketing but a real awareness on behalf of all market players. Let me give you an example. There’s a lot of talk about circular economy but, in the last two years, leather goods waste has increased. This means that there is still a lack of true sensitivity on the subject. People who buy leather products know that this has natural characteristics that must be accepted as such. On the other hand, waste increases because the product is claimed to be flawless and this leads to increased processing and disposal costs. It’s a question of balance and the post-pandemic period will especially help the new generations to truly respect the needs of the environment». Digitization and web: innovative ways of working and newmarket opportunities or not? «Thereisnogoingbackfromremote working, on the contrary. We will move forward; this is the future. It’s a way of working that can reduce many downtimes by staying at your station even within the company. All of this means optimised costs, time, and spaces. At the end of this interview, I would like to add that I hope that all those working in the fashion industry understand that from now on there will be a need to manage companies differently, strengthening the control of their assets, finances, and operations. We must return to investing in the reliability of companies to protect the entire system». SICUREZZA, ORGANIZZAZIONE, OTTIMISMO: COME RIPARTE IL SETTORE CONCIARIODI SANTA CROCE SULL’ARNO SAFETY, ORGANIZATION, OPTIMISM: THE RESTARTOF THE SANTACROCE SULL’ARNO TANNING SECTOR MAILA FAMIGLIETTI PRESIDENTESSA DI ASSOCONCIATORI E IMPRENDITRICE DI NUOVA OSBA PRESIDENT OF THE COMMITTEE AGAINST COUNTERFEITING, FLORENCE CHAMBER OF COMMERCE 44
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