Leather & Luxury 30

228 N° 30 LUGLIO 2023 «La pelletteria è un’isola felice: vanno bene sia l’esportazione che il mercato interno. Siamo ancora in una fase di transizione, reduci da due anni di stop, con i buyer costretti a limitare le visite fisiche e la partecipazione alle fiere di riferimento, ma si va verso il meglio e verso la normalità». A tracciare il quadro del settore è Carlo Mazzoli, presidente di Anibo (Associazione Nazionale Italiana Buying Offices). Presidente, qual è l’andamento del settore? «La pelletteria ha il suo cuore in Toscana, dove si registra la massiccia presenza di brand internazionali. In generale è un mondo che funziona e che vede tutta la catena produttiva di filiera lavorare a pieno ritmo, con uno sviluppo importante anche della componentistica. Va detto però che, per contro, questa prevalenza di colossi soffoca un po’ le piccole aziende che cercano di far emergere prodotti a marchio proprio. Queste realtà, che un tempo caratterizzavano il tessuto toscano e che hanno portato anche alla nascita di alcuni grandi brand, oggi scarseggiano. Se un investitore straniero si rivolge a noi per un “private label” riusciamo a proporgli poche alternative. Una situazione che si riflette anche nella partecipazione alle fiere di settore». Quali sono in questa fase i mercati di riferimento? «Gli Stati Uniti sono sempre presenti; poi ognuno di noi è specializzato su un singolo mercato. Noi per esempio abbiamo diversi contatti in Inghilterra e Nord Europa, anche in Danimarca che è un mercato piccolo ma molto attivo. Sul fronte del Far East invece, la ripartenza fatica a concretizzarsi». «The leather goods sector is a safe haven: both export and domestic markets are doing well. We are still in a transitional phase, recovering from a two-year-long pause, with buyers forced to limit in-person visits and participation in sector trade fairs, however we are now moving towards the best and towards normality». Carlo Mazzoli, president of ANIBO (Associazione Nazionale Italiana Buying Offices) illustrates the leather goods sector. Mr. Mazzoli, what is the trend in the sector? «The heart of the leather goods sector is in Tuscany, with a massive presence of international brands. In general, it is a world that produces and sees the entire production chain working at full speed, with an important development in the components sector as well. However, it must be said that, on the other hand, this prevalence of giants somewhat suffocates the small companies that are trying to release their own-brand products. These companies, which once characterised the Tuscan framework and also led to the creation of some big brands, are now in short supply. If foreign investors come to us for a “private label” we can only offer them a few alternatives. This situation is also reflected in our participation at the sector’s trade fairs». What are the target markets at this stage? «The US is always present; then each of us specialises in a single market. My company, for example, has several contacts in England and Northern Europe, even in Denmark which is a small but very active market. On the other hand, the restart on the Far East front is struggling to materialise». Presidente Associazione Nazionale Italiana Buying Office President of the Italian National Buying Office Association CARLO MAZZOLI La pelletteria è un'isola felice.

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