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Il distretto orafo-gioielliere di Arezzo riparte grazie all’export, il parere di Mauro Benvenuto, presidente degli orafi di CNA Arezzo.

Analisi di scenario: può darci un po’ di dati relativi all’andamento del distretto orafo di Arezzo?

«I dati segnano una sufficiente ripartenza del settore. C’è ancora qualche incertezza, in particolar modo sul mercato italiano, ma l’export traina il rilancio del settore. Tra i mercati esteri più attivi ci sono gli Stati Uniti con +39% nel quarto trimestre (dato dell’analisi Monitor dei Distretti della Toscana, Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo), Dubai e l’Oriente con Hong Kong e la Cina. Le aziende del nostro territorio, da sempre vocate all’esportazione, hanno accusato meno il colpo inferto dalla pandemia. A settembre, ci sarà la fiera di Vicenza, il primo evento fieristico da gennaio 2020: quello sarà il nuovo punto di partenza per tutte le aziende del settore orafo».

Quali sono le priorità nella fase post covid per il rilancio del settore?

«È indispensabile cercare di semplificare sempre di più il rapporto tra le aziende e lo Stato. Mi auguro che il nuovo governo renda più libera l’imprenditoria, senza imporre regole troppo stringenti. Le PMI stanno vivendo il momento più duro della storia: tante non sono capitalizzate e stanno soffrendo di liquidità, servono più garanzie. Le imprese sono una risorsa e devono essere la priorità per la ripartenza dell’intero Paese».

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