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Gallucci Shoes e la ripresa del mercato statunitense

"Contiamo molto nella ripresa del mercato Statunitense". Lo dichiara ad Adnkronos Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci (www.giannigallucci.com e www.galluccishoes.it) commentando la scelta della Casa Bianca di riaprire gli Stati Uniti al turismo internazionale terminando da novembre il "Travel Ban”, dopo 18 mesi di chiusura dei confini per le restrizioni legate al Covid per 33 paesi, compresi Cina, Brasile, Sudafrica, Stati Ue, e Regno Unito.

Gallucci Shoes è una delle realtà di calzature ed accessori in pelle artigianali e totalmente Made in Italy preferite dalle famiglie reali come quella svedese e quella belga, personaggi dello star system come Madonna, Jennifer Lopez e Sarah Jessica Parker e del mondo dello sport come Klay Thomson, Stephen Curry e Kevin Durant.

Azienda familiare fondata nel cuore del distretto calzaturiero marchigiano negli anni cinquanta innova la produzione con calzature più attente alla moda mantenendo caratteristiche per scarpe sane e confortevoli. Oggi con la seconda generazione continua la tradizione, iniziando a produrre anche scarpe da adulto di alta qualità.



"Già da novembre 2020- spiega Gianni Gallucci- c’è stato un forte segnale di ripresa del mercato interno, tra i più forti quello dello stato di New York, danneggiato fortemente perché tra quelli con più restrizioni e chiusure, l'area della Florida non ha mai avuto forte restrizione e dopo un afflusso interno di cittadini statunitensi per via delle regole più blande da inizio anno ha segnato un afflusso anche dall'estero, soprattutto Sud America ed Australia, per i quali i confini sono stati sempre aperti.
La riapertura rappresenta una decisione importante per l'industria turistica e non solo, un segnale molto forte arriva dai buyer della moda statunitense che dopo la notizia annunciata dal consigliere della Casa Bianca, Jeff Zients, si sono finalmente riaffacciati sul vecchio continente per riprendere i rapporti commerciali che si erano affievoliti dopo le stringenti restrizioni dando una spinta al mercato B2B specie del sempre amato made in Italy.

Lo stop ai viaggi ed i vari lockdown localizzati hanno portato ad un radicale cambio dei consumi, durante i mesi precedenti abbiamo avuto una forte richiesta di prodotti easy to wear credendo che poi si sarebbe tornati al formale non appena le restrizioni sarebbero terminate, invece con l’abbigliamento casual ormai sdoganato anche nei contesti di lavoro formale, la richiesta rimane invariata su prodotti sempre più comodi che sappiano unire eleganza e comfort, ma sempre con un'identità ben definita. 

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