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Il Wall Street Journal esalta il modello Scandicci


Il Wall Street Journal dedica un articolo all'economia scandiccese, definendo il distretto toscano “la casa della pelletteria Made in Italy”: “I giganti del lusso da Prada a Burberry stanno organizzando seminari, espandendo le proprie fabbriche e costruendo nuovi impianti. I giganti del lusso espandono qui le proprie produzioni, ingrandendo le fabbriche e costruendone di nuove. Scandicci è l’hub italiano dei prodotti in pelle, dove gli artigiani sfornano borse, portafogli, scarpe e altri accessori per acquirenti del made in Italy di New York e Shanghai”

“Gucci, il marchio più grande e attivo intorno a Firenze, ha acquistato 12 dei suoi subappaltatori nell'ultimo anno e prevede di acquistarne altri otto: ha aperto uno stabilimento di 37.000 metri quadrati a Scandicci nel 2018 e sta preparando un'espansione presso la sua sede nella frazione di Casellina” - spiega il giornale statunitense.

Il Wall Street Journal si è concentrato su un fenomeno che da lustri sta plasmando l'identità del distretto: l'intensificarsi della presenza dei principali gruppi della moda (Richmont, Lvmh e Kering), che aprono nuove fabbriche e continuano a richiedere manodopera specializzata. Inevitabili le ricadute su tutta l'occupazione (come raccontavamo in questo articolo, tre lavoratori su dieci sono occupati nel settore della pelletteria e complessivamente il 48,4% dei lavoratori scandiccesi lavora nella manifattura).

Proprio il know-how dei lavoratori sarebbe il principale segreto del modello-Scandicci: una specializzazione che parte dalle scuole, e da un modello virtuoso sviluppato da privati, associazioni di categoria e amministrazioni locali. Non a caso, a Scandicci si punta moltissimo sulla formazione professionale: basti pensare all'Alta Scuola di Pelletteria, punto di riferimento nazionale per la formazione professionale e la specializzazione nella pelletteria, alle collaborazione del Polimoda fiorentino con le aziende scandiccesi e alla formazione superiore professionalizzante del MITA – Made in Italy Tuscany Academy.

Proprio la direttrice del MITA, il primo Istituto Tecnico Superiore (ITS) altamente professionalizzante nell’ambito delle professioni tecniche per la moda, spiega: "L'articolo del Wall Street Journal non fa che confermare quello che dico da anni: in California c'è la Silicon Valley, qui è nata una Leather Valley". E i 220 studenti l'anno non bastano a soddisfare le richieste delle aziende: "potremmo triplicare i posti", spiega sicura, ricordando le collaborazioni con griffe, istituzioni e associazioni di categoria.

Formazione professionale, know-how artigianale e un ambiente perfetto: che Scandicci sia davvero “la casa della pelletteria Made in Italy” come la definisce il Wall Street Journal ?

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