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Mipel porta in fiera la super sensorialità
Aumentano le adesioni in vista di Mipel. L'appuntamento con la manifestazione leader della pelletteria è fissato dal 18 al 20 settembre a Fiera Milano Rho e si tratta dell'edizione numero 122. Che si apre sotto buoni auspici. «Come numero di espositori, siamo attualmente in crescita del 15% rispetto a marzo e del 30% rispetto a quella dedicata all'estivo, andata in scena lo scorso settembre», ha anticipato a MFF il presidente di Mipel e di Assopellettieri, Franco Gabbrielli. «Non siamo ancora ai livelli pre-Covid ma ci stiamo pian piano arrivando».
L'associazione ha diffuso lo scorso 21 luglio i dati di settore relativi al primo trimestre, evidenziando un incremento dell'export del 19,5% in valore rispetto allo stesso periodo 2021 e del 5,2% sul 2019, ottenendo così un giro d'affari derivante dalle esportazioni di quasi 2,7 miliardi nei tre mesi. Sarà un Mipel all'insegna della tecnologia e del digital. Innanzitutto, Assopellettieri ha rinnovato la partnership con Mirta, già protagonista dell'edizione di marzo. Il portale b2b nato per connettere le piccole realtà artigiane del lusso con le boutique internazionali curerà, come nell'edizione 121, un'area espositiva innovativa dedicata agli artigiani della pelletteria made in Italy. L'assoluta novità riguarda invece la presentazione in 3D delle tendenze moda di Mipel, frutto di un progetto realizzato in collaborazione con Impersive, società specializzata nella realizzazione di video tridimensionali per il fashion, che ha ottenuto il placet di Regione Lombardia entrando pertanto nel bando per il sostegno del sistema fieristico lombardo cofinanziato dalla Regione. «L'idea nasce da un progetto di realtà aumentata lanciato nell'ultima edizione di Mipel lab», ha precisato Danny D'Alessandro, ceo di Mipel.
Nella piattaforma dedicata al sourcing della pelletteria, che si svolge in contemporanea con Lineapelle, è stato infatti realizzato un cubo nero all'interno del quale era presente un maxi ledwall dove scorrevano video dedicati alla parte nascosta del ciclo produttivo, in particolare la produzione completa di una borsa fisicamente presente nel cubo. «Così possiamo raccontare anche ai ragazzi delle scuole e alle loro famiglie che la pelletteria è un settore dinamico ed evoluto che offre lavoro stabile, ben retribuito e di qualità», ha precisato D'Alessandro.
Tornando alla collaborazione con Mirta, il presidente Gabbrielli evidenzia i potenziali benefici a sostegno dei piccoli brand, in un settore caratterizzato da una doppia velocità. Da un lato i grandi marchi crescono a doppia cifra, dall'altro gli indipendenti non hanno le risorse necessarie per investire in marketing e comunicazione. «La distanza tra i big e i piccoli continua ad aumentare. Ci sono ottime opportunità in nazioni come gli Stati Uniti che però, essendo grandi e complessi, non sono affrontabili dai marchi indipendenti. L'apporto di un marketplace come Mirta è fondamentale perché offre la possibilità di raccogliere piccoli ordini dalle boutique più prestigiose. Il target principale di questa collaborazione è legato proprio ai mercati per noi strategici di Usa e Far East».
Quanto alle aspettative di buyer internazionali in fiera, Franco Gabbrielli si dichiara fiducioso. «Torneremo a incontrare gli asiatici, anche se non saranno presenti in massa come prima della pandemia, ma si tratta di un primo passo verso il ritorno alla normalità», ha concluso il presidente di Mipel e Assopellettieri. (riproduzione riservata).