Il ricamo è una lavorazione che anche in Italia affonda le radici nel passato, pensata per decorare o personalizzare un capo in tessuto, pelle o altri materiali con disegni o motivi ornamentali. Fino a qualche secolo fa era un’operazione che veniva fatta quasi esclusivamente a mano; oggi la tecnologia consente invece di realizzare questo tipo di decoro anche a livello industriale, grazie a specifici macchinari estremamente all’avanguardia. Un tipo di lavorazione che nel nostro Paese ha trovato il proprio sviluppo soprattutto nel nord della Penisola dove si trova buona parte dei 300 ricamifici italiani, il cui fatturato medio si attesta intorno ai 4 milioni di euro. Nell’ambito della moda, soprattutto quella francese e italiana, il ricamo artigianale è da sempre protagonista, in particolare quello manuale. Basti pensare alle creazioni di Vionnet, Dior, Schiapparelli, Poiret che continuano a utilizzare tecniche di ricamo che hanno avuto origine nelle corti francesi del XVII secolo. I ricamifici Italiani di carattere più industriale nascono invece negli anni Ottanta per decorare oggetti come biancheria, lenzuola e tovaglie. Una tipologia di applicazione che negli anni è progressivamente andata a scemare, mentre è cresciuta in maniera esponenziale la domanda da parte del settore moda.
Secondo i dati diffusi a ottobre 2022 dall’Osservatorio ICRIBIS, poco meno della metà dei ricamifici italiani, il 46,3%, si concentra nell’Italia settentrionale. La restante metà è quasi equamente divisa tra il Centro Italia (24,1%) e Sud (29,6% di cui il 6,8% nelle Isole). Le cinque regioni che contribuiscono maggiormente alla categoria sono la Lombardia (19,1% del totale), la Toscana (13,3%), il Veneto (9,9%), l’Emilia-Romagna (9,1%) e la Puglia (9,1%). Si tratta spesso di piccole realtà: il 54,2% dei ricamifici impiega meno di due dipendenti, mentre solo il 12% ne impiega più di nove. È in Lombardia che si concentra poco più di un quarto (27,1%) dei ricamifici italiani con meno di 50 occupati.
Dietro le quinte del mondo del ricamo industriale moda esiste infatti una costellazione di piccole e medie imprese che lavorano a ritmo elevato per realizzare vere e proprie opere d’arte per le principali maison della moda. Un chiaro esempio sono i tanti ricami che sfilano sulle passerelle dei brand del lusso come Versace, Armani, Ferragamo, Blumarine, Alberta Ferretti, Ermanno Scervino, Laura Biagiotti. Come per molte altre eccellenze della moda il ricamo italiano è il più ambito e richiesto, in quanto sinonimo di qualità e lusso.
Una lavorazione all’avanguardia capace di fare tendenza nel settore del ricamo in tutto il mondo.
Un esempio di eccellenza in questo comparto è il ricamificio Air Collection, azienda nata nel 2011 ma che può contare su un’esperienza trentennale nel settore del ricamo su tessuti e pellami. Air collection rappresenta il lato operativo e creativo, oltre ad essere dimostrazione di successo. Grazie alla sua lunga esperienza può spaziare all’interno di una vasta gamma di macchinari ed effettuare lavorazioni tradizionali e speciali, punto spugna, applicazioni di paillettes e perline, incisioni e taglio laser. Offrendo così ai propri clienti un’ampia scelta di tecniche di ricamo (punto croce, punto francese, effetto pizzo). Uno dei punti di forza dell’azienda è rappresentato dalla trapuntatura (o ricamo matelassé), una delle tecniche più richieste perché non conosce stagionalità. La produzione media attuale dell’azienda è di circa 4mila borse trapuntate al mese, più o meno il 20% in più rispetto al 2021. Innestando l’innovazione nella tradizione artigianale, l’azienda è diventata in breve tempo uno tra i principali e più richiesti ricamifici italiani. E oggi opera prevalentemente nel mercato dell’alta moda made in Italy.
“Tra i fattori di successo di Air Collection possiamo citare anche partnership pluriennali con aziende quali Studio Auriga.” Spiega Désirée Calamai, responsabile commerciale di Air Collection.
Grazie alle macchine e ai software da ricamo Tajima e ai servizi di consulenza e formazione di Studio Auriga siamo cresciuti unendo persone e tecniche per il progresso tecnologico nel mondo del ricamo.
In particolare, grazie alle macchine da ricamo multitesta Tajima TCMX e TMCR ci siamo specializzati nel ricamo speciale punto spugna e punto catenella, nell’applicazione automatica di perline e paillette e nel ricamo di cordoncini.
Avere come partner una realtà storica e strutturata come quella di Studio Auriga fa la differenza non solo dal punto di vista tecnologico, in quanto ci consente di operare con i macchinari da ricamo più all’avanguardia, ma soprattutto da quello umano, nell’avere a nostro fianco un pool di specialisti pronti a intervenire tramite un’efficace assistenza tecnica e con servizi di formazione e aggiornamento che ci consentono di restare sempre al passo con i trend di mercato."
