CDC srl, azienda produttrice di catene ornamentali per pelletteria, è partner del progetto THINK BAG by Leather & Luxury e Loipell. Il 17 marzo ha incontrato gli studenti di Polimoda al Design Lab di Scandicci per presentare le catene che metterà a disposizione dei giovani designer. Durante le giornate di workshop, infatti, le aziende presentano ai giovani designer e manager della moda, i materiali, le competenze e le tecniche che forniranno per supportarli durante la creazione della propria borsa iconica. Abbiamo chiesto a Chiara Pezzatini, manager di CDC srl, qual è stato il motivo che l’ha mossa a sposare la causa THINK BAG.
Perché avete deciso di partecipare al progetto?
Quando sono stata informata di questo progetto ho subito pensato al futuro. Gli studenti di oggi sono le menti creative di domani! Inoltre, credo che possa essere d’aiuto per chiunque desideri diventare designer di professione, essere cosciente di cosa ci sia alla base di un prodotto; Spero che in futuro ci sia sempre più curiosità verso le aziende produttrici da parte degli “addetti ai lavori”.
Made in Italy non è soltanto un marchio. Le eccellenze italiane sono quelle che seguono e ascoltano le esigenze del cliente. Credo sia necessario che i designer del futuro sentano il bisogno di visitare i fornitori per comprendere meglio il prodotto, le sue peculiarità e i suoi limiti.
Quali materiali metterete a disposizione dei partecipanti a THINK BAG?
Abbiamo messo a disposizione degli studenti una gamma di catene, di diverse taglie e stili, in ottone, ottone leggero, zama e alluminio, che successivamente verranno galvanizzate con le finiture selezionate per questo progetto, tenendo conto del budget che gli studenti sono tenuti a rispettare.
Quale tipo di supporto darete agli studenti?
Vorrei che gli studenti capissero le problematiche tecniche e le tempistiche della produzione. THINK BAG può essere una meravigliosa opportunità per metterli di fronte alla necessità di creare prodotti vendibili, esteticamente qualitativi ed economicamente sostenibili.
Conciliare scuola e azienda è fondamentale: la prima permette di avere una indispensabile base teorica, mentre la seconda obbliga a fare i conti con la realtà. Mi capita di vedere studenti che si sentono quasi “arrivati” una volta completato un percorso scolastico d’eccellenza. Il mio consiglio è quello di rimanere umili, e mantenere sempre un approccio curioso e propositivo.
