Con Marco Benedetti, Amministratore Delegato di Jessica Jewels S.p.A. parliamo dei cambiamenti dell’Industria del Lusso.
Quali prospettive per l’industria del Lusso?
«In atto c’è un vero cambiamento culturale. Quarant’anni fa il valore percepito del prezioso era molto alto. Oggi gli stili di vita sono cambiati: spesso il gioiello è usato al pari di un accessorio, scelto gior-nalmente in coordinato all’outfit. Si è passati a una fruizione più veloce, che ha aperto la strada a materiali non preziosi come il bronzo e ottone. Allo stesso tempo il consumatore è più consapevole e cerca autenticità, accessori moda con particolari sempre più fedeli ai canoni del gioiello, prendendo le distanze dal mondo fake. Per concorrere alla sfida mondiale sarà centrale avere maggior competitività: mantenere alta la qualità e incrementare la produttività attraverso innovazione tecnologica e ricerca».
Approfondiamo gli elementi chiave per la competitività
«Industria 4.0 applicata a quei segmenti produttivi che non generano direttamente un valore percepito, politiche sempre più etiche e sostenibili, non solo nei confronti dell’ambiente, ma a tutto tondo. L’etica, oggi, non è separabile dalle logiche di business. La spinta che il lockdown ha dato alla digitalizzazione delle attività taglia fuori gran parte dell’esperienza sensoriale della vendita in negozio: la cosa principale che “buca lo schermo” è il prezzo, non solo il design e l’esclusività. Per vendere online serve ancora più competitività».
Qualche anticipazione sulle tendenze di stile?
«Il mondo dei gioielli sta vivendo un ritorno al minimalismo, al classico. I colori giallo, rosso e chocolate lasciano il passo al bianco. Il taglio baguette e il taglio princess, che hanno fatto la storia della gioielleria, fanno da padroni».
