La sostenibilità è punk (e non è più un miraggio)
«Siamo i punk multietnici della couture italiana».
Si definisce così il team di Vitelli, collettivo di creativi artigiani guidati da Mauro Simionato, che crea maglieria sperimentale con materiali di recupero. Se il genio e la sregolatezza del punk si ritrovano nell’estetica delle creazioni non convenzionali Vitelli (e nel suo DNA), assoluta disciplina c’è invece nell’attenzione alla sostenibilità.
Il brand milanese nato nel 2016, dopo soli tre anni ha raggiunto lo status di green brand quasi completo, grazie allo speciale tessuto Doomboh realizzato con processo 100% upcycling. Un ibrido creato a partire da filati di recupero e scarti di cimose tessili lavorati con tecniche a minimo impatto ambientale. Ne è poi seguita una sperimentazione con filati di scarto e alghe naturali.
Adesso la nuova frontiera è la “maglieria in pelle”. La ricerca di Vitelli è approdata a un tessuto unico che mixa mohair e cotoni con un filo di pelle rigenerata “smacchinato" a mano e lavorato artigianalmente. Del resto, il motto di Vitelli è “saving the region one knit a time”. Un manifesto d’indipendenza animato dalla ricerca della sostenibilità, il più possibile vicina al 100%.
