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Il Platino e i suoi fratelli: la sfida dei metalli certificati di Legor Group SPA
La sfida della sostenibilità ambientale può essere declinata e vinta anche con i metalli?
Legor Group SPA, punto di riferimento globale del comparto metallurgico e chimico al servizio del settore orafo-argentiero e dell’accessorio fashion, lo dimostra sul campo ed indica la strada.
Ad oggi, infatti, è la prima ed unica azienda del settore in grado di certificare che le sue leghe, polveri e soluzioni galvaniche sono realizzate con metalli preziosi provenienti al 100% da fonti di riciclo e inseriti all’interno della Catena di Custodia. Secondo il portale specializzato Circular Economy Europa, l’utilizzo di metalli riciclati invece di minerali vergini finiti, aiuta a ridurre l’inquinamento dell’aria dell’80%, dell’acqua del 76% e il consumo della stessa del 40%.
Legor lancia i “Magic 5”: Oro, Argento, Platino, Palladio e Rodio, i cinque metalli sostenibili e certificati, espressione della scelta etica radicata nel DNA di Legor, aderente alle esigenze produttive dell'economia circolare e alle richieste sempre più rilevanti dei consumatori del futuro. Ognuno di questi metalli, infatti, è in possesso del Provenance Claim e della certificazione Chain of Custody, documenti ufficiali rilasciati dall’organo internazionale Responsible Jewellery Council che ne attestano l’integrità e la completa tracciabilità dall’approvvigionamento alla rete di vendita.
Ecco il primo Supereroe: il Platino
Periodicamente affronteremo ognuno dei Magic 5 per capirne segreti, virtù e applicazioni pratiche. Partiamo dal Platino o “Pt” sulla tavola periodica. Le leghe di platino suscitano molto interesse sul mercato perché vengono considerate una valida alternativa al più costoso oro bianco. Con il prezzo di rodio e palladio schizzati alle stelle, le aziende si trovano a dover affrontare il mercato in maniera quantomeno creativa per far fronte alle proprie esigenze, coniugandole con quelle dei clienti. L’utilizzo del platino da parte di Legor Group SPA si è concretizzato nella realizzazione di un’intera linea di prodotti dedicata e alla messa a punto di una serie di formulazioni pre-miscelate, che a differenza di leghe tradizionali e leghe pronto uso, contengono una parte di platino che consente una buona miscelazione di elementi con un elevato punto di fusione o comunque immiscibili (come rutenio o iridio).
Inoltre, dai laboratori di ricerca e sviluppo aziendale è nato PTLUX, un nuovo processo galvanico che permette l'elettrodeposizione di platino in lega con una piccola percentuale di rutenio. PTLUX nasce con l'obiettivo di ottenere una finitura preziosa, ancora più bianca rispetto al platino puro, ad un costo inferiore rispetto al rodio e meno soggetta alle fluttuazioni del mercato. Tramite questo processo si ottiene un colore più bianco rispetto al platino puro, un ulteriore risparmio oltre a una comprovata facilità di utilizzo e una buona performance come strato intermedio prima della messa a colore finale.