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I trend Primavera/Estate 2024? Ecco il sogno come nuovo percorso creativo
I trend Primavera/Estate 2024? Ecco il sogno come nuovo percorso creativo
Con la stagione delle fiere alla porte, Leather&Luxury ha fatto due chiacchiere con Desolina Suter, Fashion Director di Première Vision che ci ha dato la sua visione da insider sui trend per la Primavera/Estate 2024 tra pragmatismo e creatività, circolarità ed eco-responsabilità, valori culturali e attenzione per I nuovi creativi del domani.
Ms. Suter, che cosa ci possiamo aspettare dai trend per la prossima stagione?
«La stagione Spring/Summer 24 coltiva le complementarità tra pragmatismo e utopia. Le proiezioni verso un futuro fattibile e desiderabile si basano su un know-how esperto e su una ridefinizione dei nostri metodi di produzione con un'essenziale sobrietà. Il sogno e l'immaginazione sono veri motori di innovazione, creazione e sviluppo. La stagione Primavera-Estate 2024 ci invita a scoprire una pluralità di risposte, in bilico tra realismo e sogno. Emerge un'esigenza: quella di lasciarsi percepire visioni alternative della realtà.
Il sogno si impone come nuovo percorso creativo. La forza d'attrazione della gamma è amplificata dalla sua luminosità. Questa nuova radiosità sprigiona un'energia stimolante e decuplica il potere d'influenza del colore. Sfumature versatili, tra malinconia e incanto con sfumature sofisticate ed eleganti.
La forza di attrazione dei colori è portata anche dalla generosità delle tinte senza additivi. È una naturalezza silenziosa e nutriente. Ma Il colore sembra sacro di un'intensità magnetica con vibrazioni potenti ».
Tutto ciò come si traduce nei nuovi materiali?
«I tessuti della P/E 24 si inseriscono nella continua ricerca di soluzioni più sostenibili, nella scelta delle materie prime ma anche in modelli produttivi più virtuosi, questo è uno dei plus della manifattura europea e italiana.
Usi misti funzionali e urbani, eleganti, comodi e adattabili, sia per donna che per uomo, possibili solo grazie alla padronanza del know-how. Le correnti estetiche dominanti rispondono da un lato ad un approccio positivo all'innovazione tecnologica e digitale, per tessuti performanti, attenti e “poetici” allo stesso tempo; dall’altro ad un approccio radicato in valori culturali ed estetici originali, dove l'autenticità dei materiali e le tecniche di tessitura “parlano” di verità e qualità».
E per quanto riguarda la pelle come materia prima?
«Oggi l'approccio allo sviluppo sostenibile nella pelle è strutturato seguendo un approccio globale . È in atto una profondo cambiamento a monte del settore che coinvolge tutte le fasi della trasformazione della pelle secondo tre assi: tracciabilità, riduzione dell'impatto e sostenibilità.
Quando si parla di ricerca per le tendenze, come funziona? Ci può fornire il punto di vista di un addetto ai lavori?
«Il Trend Forecasting è il processo di ricerca e formulazione di previsioni sulle future abitudini dei consumatori. È necessario essere una spugna con una curiosità divorante, perpetua e costante, per identificare le fonti d’ispirazione, tracciarne l'evoluzione e riconoscere i modelli dei trend per essere poi in grado di fornire a designer e marchi una "visione" del futuro. Bisogna lavorare con la propria intuizione ed il proprio talento per creare una sintesi di tutto questo processo per poter intercettare i prodotti e i servizi che i consumatori vorranno domani».
Première Vision e le scuole: esiste una vostra divisione dedicata ai nuovi creativi? Una parte della ricerca include anche la collaborazione con i creativi del domani?
«Il futuro è sempre da costruire, le giovani generazioni da conquistare e formare. Première Vision organizza lezioni e seminari soprattutto in diverse scuole in Francia e in alcune occasioni anche all’estero. Questo ci permette di costruire una rete che nel tempo sarà il nostro target di riferimento con il desiderio di condividere e trasmettere con loro la nostra esperienza. Siamo inoltre partner dell’International Festival of Fashion, Photography and Accessories di Hyères con il Grand Prix of the jury Première Vision per sostenere lo sviluppo e la realizzazione delle collezioni dei giovani vincitori».
Quanto sono importanti e seguiti i trend dalle persone?
Spesso sentiamo dire che non esiste niente di nuovo né viene inventano. «Non credo che non ci sia più niente di nuovo. il mondo muta in maniera perpetua e in questo periodo in particolare subisce molti scossoni. Ogni giorno è una nuova sfida. Però e vero che è un mondo multiplo dove nessuna strada creativa è preclusa, sta a noi trovare una sintesi tra tutte le informazioni, un equilibrio personale legato al Dna aziendale per scegliere e costruire.
Che cosa pensa delle collezioni “seasonless” e dei brand che ci puntano? Anche questo è un trend?
«L’attenzione al consumo e alla ragione dietro la creazione è sempre più la tematica all’ordine del giorno, sono le tematiche obbligatorie di questo momento storico. Un idealismo sostenibile, con ancora più profondamente l'eco-responsabilità al centro dei nostri processi creativi. Che onori la natura e le materie prime in progetti ingegnosi e proponga l'implementazione di soluzioni alternative come fonte di nuovo slancio creativo. Verso un futuro guidato dal buon senso e dall'adattabilità, in armonia con l’ambiente, legando nuovi problemi a soluzioni ancestrali. Valorizzare la qualità, l'autenticità, i partner nella sostenibilità e la circolarità dei processi. In un circolo virtuoso di design, dall’origine del materiale ai primi schizzi di una collezione. Anche la circolarità dei materiali e dei look di prima e seconda mano cambiano la narrativa della moda. Il miglioramento continuo dei processi e l'evoluzione del design impongono una nuova visione e radicano l'eco-design nelle routine di creazione. Tracciabili, riciclati, organici, senz'acqua, a ridotto impatto chimico, conciati al vegetale o senza metalli, biodegradabili, sono i criteri di Première Vision che guidano i compratori ai prodotti dai vantaggi invisibili».