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Ferragamo e il mercato cinese, le ultime evoluzioni
Mesi di intense novità nei rapporti fra il brand Salvatore Ferragamo e il mercato cinese. Peter Woo, storico partner cinese e consigliere di amministrazione non esecutivo e non indipendente della società, ha rassegnato le proprie dimissioni dal Cda nei giorni scorsi. Eletto dall’assemblea il 22 aprile 2021, l’imprenditore, tramite la Società Majestic honour limited possiede oltre 10 milioni di azioni del brand fiorentino. Una notizia che arriva a poco più di un mese dall’annuncio dello scioglimento delle joint venture che Ferragamo aveva in Cina con Woo, operazione perfezionata a inizio novembre.
La società Salvatore Ferragamo, a capo dell’omonimo Gruppo, insieme alla controllata Ferragamo Hong Kong ha infatti acquisito per 42 milioni di dollari da Imaginex e Imaginex overseas – riconducibili a Peter Woo - le quote di minoranza nelle tre joint venture Ferragamo Moda Shanghai (25%), Ferragamo Retail Macau (25%) e Ferrimag (24,8), costituite per la distribuzione dei prodotti Ferragamo nell’area della Greater China.
Operazioni che s’inseriscono in un quadro che ha visto la Maison chiudere i primi nove mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 844 milioni di euro, in calo del 8,3% a cambi correnti e del 9,2% a cambi costanti rispetto ai primi nove mesi del 2022. Un effetto, spiega una nota, anche «della riduzione di perimetro sia nel canale Retail che Wholesale». Scendendo nel dettaglio, al 30 settembre scorso, il canale distributivo Retail ha registrato vendite nette in calo del 10,2% rispetto allo stesso periodo del 2022; - 16,6% per il canale Wholesale.
A livello geografico, l’area Asia Pacifico ha registrato un calo del 16,4%, -11,6% per il mercato giapponese, mentre tiene l’area Emea con + 3,1%. Sul fronte Nord America il calo è del 20,1%; - 3,1% per il Centro e Sud America. «L’andamento complessivo delle vendite riflette, in questa fase, la continua attenzione alla qualità delle vendite, la razionalizzazione delle reti distributive, nonché l'evoluzione dell'offerta e l'accelerazione della transizione verso il nuovo corso creativo, il cui pieno potenziale sarà evidente nel 2024» è stato il commento di Marco Gobbetti, Ad e Dg di Salvatore Ferragamo Spa.