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Chi Ri-Cerca Trova: Tessile, l’alternativa sostenibile si chiama kapok

 

 

Su una filiera, quella della moda, in cui la crescente attenzione all’ambiente si traduce nella ricerca di fibre e tessuti alternativi sostenibili, da qualche anno si è affacciato il kapok, la cui fibra deriva dal frutto non edibile di un albero tipico delle aree subtropicali. 

 

Usato a lungo in Cina e Indonesia per imbottire cuscini e materassi, solo da pochi anni, grazie alla tecnologia, si è potuto diffondere su larga scala. Il brevetto è di Flocus™: fondata nel 2016 è la prima azienda al mondo che produce fibre di kapok realizzando filati, stoffe, imbottiture e tessuti-non-tessuti. Molti brand lo utilizzano per le imbottiture dei capispalla, paragonate al piumino d’oca.

 

La produzione del kapok lascia un’impronta ecologica bassissima: è 100% naturale, vegan e la sua coltivazione non richiede irrigazione, pesticidi o fertilizzanti. In più ha numerose proprietà che rendono questo materiale adatto per molteplici utilizzi: i prodotti contenenti Flocus™ sono confortevoli, leggeri, ipoallergenici e morbidi al tatto ma hanno anche doti di isolante termico e acustico. Una versatile alternativa naturale, sostenibile e rinnovabile, per l’industria tessile. 

 

www.flocus.pro 



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