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I 40 anni di Italsform: dagli inizi alle suole per i brand del lusso

 

«Con tenacia e forse anche con un po’ d’incoscienza, abbiamo iniziato a farci conoscere e da lì è scattato il contatto con il primo brand del lusso: lavorare con clienti di livello contribuisce a farti migliorare e la nostra continua ricerca ed evoluzione ci ha permesso di affermarci nel settore». A raccontare gli inizi della Italsform è Viviana Pirini, amministratrice dell’azienda di San Mauro Pascoli (FC), punto di riferimento per la produzione di semilavorati, suole, monoblocchi in cuoio e gomma per il mondo del luxury.

 

Lo fa in prossimità dei 40 anni dell’azienda, ad agosto. «Quando Italsform è nata, sulle ceneri di un precedente suolificio – racconta - facevamo fasciature di tacchi conto terzi per calzaturifici. Poi abbiamo deciso di fare il grande passo, acquistando i primi macchinari per la realizzazione di suole e trasferendoci a San Mauro. Abbiamo ricevuto fiducia perché abbiamo lavorato bene, la soddisfazione dei clienti per noi è da sempre al primo posto.  Nonostante i sacrifici ci siamo divertiti a creare quello che siamo oggi. Agli inizi nessuno si aspettava nulla da noi, perché eravamo nuovi: oggi, al compimento dei 40 anni siamo un punto di riferimento per molti».

 

Partner d’eccellenza per i brand del lusso, Italsform ha sempre puntato molto sulla ricerca e sull’innovazione, anche grazie alla mente creativa di Davide Sarpieri, co-amministratore e responsabile modelleria. «In fiera portiamo prodotti sempre nuovi, siamo tra i pochi a cercare di proporre costantemente qualcosa di diverso – spiega Pirini -. Amiamo sperimentare, una caratteristica molto apprezzata dagli uffici stile». Tra creazioni scultoree, intagli e colorazioni particolari, si sono distinte la suola fatta di tronchi di legno e quella in fibra di cocco.

 

«Il nostro materiale principale resta però il cuoio sul quale facciamo grande ricerca, utilizzando solo quello di concerie certificate, trattato con tannini naturali – aggiunge –. Oggi ci viene chiesto di agire in maniera meno inquinante possibile e, anche per questo, stiamo lavorando al conseguimento della certificazione ambientale». L’attenzione al tema ambientale si ritrova pure nella scelta di aver installato un impianto fotovoltaico che copre oltre il 50% del fabbisogno di energia elettrica dell’azienda, oltre che nell’uso di packaging riciclato, nastro adesivo incluso.

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