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Accessori metallici per la moda: a Firenze nasce la certificazione di sostenibilità
A Firenze nasce un nuovo standard per misurare la sostenibilità dell’intera filiera degli accessori moda in metallo. L’iniziativa, unica al mondo, è di Fondazione LEAF, realtà nata per promuovere valori etici, ambientali e sociali nel settore luxury. «L’iniziativa – spiega Luca Cartocci, che ha messo in Fondazione LEAF le sue competenze in tema di compliance e quality assurance per il mondo del lusso – è nata da una specifica domanda dei brand. L’obbiettivo è coprire il deficit d’informazioni sul processo produttivo degli accessori metallici: un passaggio importante perché si tratta di informazioni veicolate al consumatore finale, nel caso dei bijoux, ma anche perché riguarda una componente fondamentale della produzione del lusso».
«Finora era noto solamente l’impatto ambientale associato alla produzione dei materiali base – spiega Cartocci - tutto ciò che avveniva nella filiera, ad esempio, dai processi di stampaggio ai depositi galvanici, non era quantificato. Per tre anni la Fondazione ha raccolto i dati sull’impatto ambientale e sociale di 70 aziende, di cui il 90% europee e il 10% operanti in Asia, mettendo a punto sei categorie d’impatto che definiscono uno standard specifico per il settore». Nello specifico, si tratta degli impatti sul riscaldamento globale, sull’uso di risorse del suolo e di acqua, sull’utilizzo dell’acqua, sulla rimozione dello strato di Ozono atmosferico e sulla tossicità per l’ambiente e per l’uomo.
Lo standard LEAF Hardware contribuisce al raggiungimento dei17 Sustainable Development Goals (SDGs), gli obiettivi dalle Nazioni Unite per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità entro il 2030. E lo farà con una certificazione, per la prima volta, 100% made in Italy. «Per la prima volta è stato realizzato in Italia, e in particolare in Toscana, uno standard internazionale proprio per il settore moda – chiarisce Cartocci -. Un evento, perché di solito si fa riferimento a standard creati negli Stati Uniti o in altri paesi europei».
Attualmente è terminata la fase di consultazione pubblica dello Standard e a breve verrà pubblicata la versione finale. Successivamente, le aziende che vorranno certificarsi troveranno l’elenco degli organismi accreditati per effettuare gli audit e ricevere la certificazione che ha una validità di tre anni per la sostenibilità d’impresa e di un anno per l’impatto ambientale del prodotto. «Vogliamo attivare un circolo virtuoso – conclude Cartocci. Si auspica che in futuro i prodotti avranno valori d’impatto sempre più bassi. L’aggiornamento annuale dei valori limite relativo all’impatto ambientale per ottenere la certificazione LEAF Hardware aiuterà le aziende a operare in maniera virtuosa e a cercare di operare con azioni sempre più sostenibili». Il progetto fa parte di una sfida ancora più ampia: arrivare alla certificazione del prodotto finito.