Nuovi macchinari per ampliare i servizi e la capacità produttiva. Novità in arrivo da Giglioli, storica azienda dell’empolese (Firenze) che è sia ricamificio che trapuntificio. «A breve arriveranno in azienda due nuove macchine – spiega Massimo Giglioli – che ci consentiranno di realizzare ricami speciali con paillettes, cordoncini, fettucce». Dopo che l’azienda già in passato si era dotata di macchine a campo grande che riescono a lavorare tutta l’altezza del tessuto, non facili da trovare negli altri ricamifici, «questi nuovi strumenti permetteranno di contare su una maggiore capacità produttiva, dato che consentono sia lavorazioni speciali che standard, e garantiranno ai clienti un ampliamento della proposta di Giglioli».
L’azienda nasce come trapuntificio, attività implementata nel corso del tempo con quella del ricamo. «Abbiamo macchine da ricamo da più di dieci anni, mentre le prime a trapunta sono state inserite 40 anni fa – spiega Giglioli -. A differenziarci da altre realtà di settore è proprio il fatto di essere l’unica azienda che ha al suo interno un laboratorio di trapuntature e uno di ricami». Un fattore peculiare: di solito esistono aziende specializzate in ricamo e altre che si occupano solo di trapuntature. «Quello che fa la differenza nella nostra azienda – prosegue Giglioli – è proprio il fatto di conoscere i due mondi. Chi lavora da noi sa come nasce una trapuntatura e come nasce un ricamo: così è possibile indirizzare al meglio il cliente».
L’azienda porta avanti di pari passo le due specializzazioni, anche se, come spiega Giglioli quest’anno le tendenze puntano più su lavorazioni di trapuntatura che di ricamo. Una storia che prosegue su un doppio binario, quindi, alla ricerca dell’eccellenza e sotto la supervisione di Uliviero Giglioli, fondatore dell’azienda, che alla soglia degli 80 anni continua a vigilare sull’operato della sua impresa. «L’esperienza è l’unica cosa che non si può acquisire, ma solo tramandare – commenta il figlio Massimo, alla guida dell’azienda – per questo il punto di vista di mio padre resta sempre prezioso».
