«In tutti i settori in cui operiamo la domanda è buona, il nostro lavoro è apprezzato e riusciamo a essere competitivi sia dal punto di vista delle consegne che del servizio, impegnandoci a offrire soluzioni ogni volta che si presenta un’esigenza. Tuttavia quello che percepisco, dai rapporti con i clienti, è che manca una visione del futuro; speriamo che con il nuovo anno le richieste riprendano a crescere».
La filiera della pelle ha bisogno di un’iniezione di fiducia: è questa la sensazione di Maurizio Danese, amministratore del Gruppo Danese che abbraccia la casa madre, la Danese Srl, attiva del 1992, e le sue diramazioni frutto di investimenti e crescita nel settore: la “Calati”, azienda produttrice del famoso spessimetro per pelli, acquisita nel 2019, e i brand come “eZipCut” e “Carm the buffing paper”, linee di prodotto studiate per la pelle e la concia.
Tutti settori in cui, nonostante l’incertezza del periodo, l’azienda sta continuando a crescere, anche grazie a una precisa attitudine. «Le richieste specifiche che ci vengono fatte – spiega Danese - per noi sono prioritarie. Ed è proprio sulla base dei singoli problemi con cui ci siamo confrontati nel corso degli anni che siamo riusciti a sviluppare prodotti dalle performance migliorate, capaci di rispondere alle esigenze di un settore che si evolve. È un vanto per noi poter dire di essere stati precursori in quasi tutti i rami di sbocco dei consumabili».
Danese Srl oggi offre una linea completa di consumabili per la filiera conciaria, in continua evoluzione, ponendosi come partner nella risoluzione dei problemi produttivi, garantendo una produzione più agile. La capacità di interpretare le richieste del mercato ha spinto Danese Srl a espandersi acquisendo nel 2019 Calati, storico marchio di spessimetri, conosciuto e utilizzato in tutto il mondo. «Come dico spesso, “un Calati è per sempre” – racconta Danese - ma noi abbiamo voluto attualizzarlo, introducendo un modello digitale e uno di nuova concezione che potrà dialogare con le macchine da conceria e pelletteria».
