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Chi sono i laboratori artigiani dietro le collezioni Chanel?

Credit: Chanel

 

Ricami su pelle e tessuto, complicate decorazioni in metallo e pietre: la sfilata Métier d’Art 2024-2025 di Chanel è una nuova, meravigliosa, celebrazione del savoir fair degli artigiani che collaborano con la maison, che nel corso degli anni ha stretto collaborazioni sempre più strette con gli atélier che sviluppano le lavorazioni delle sue collezioni. Ma chi sono queste maison storiche che rendono ogni capo e accessorio unico? Eccone 3 che si sono distinte in questa edizione Métier d’Art, e che fanno parte dei resident di Le19M, che raduna sotto il suo tetto 12 laboratori manifatturieri partner di Chanel.

 

MAISON LESAGE

Fondato nel 1858, quando il couturier Charles Frederick Worth iniziò a collaborare con il ricamatore Michonet Albert, prende il suo nome attuale quando l’atelier fu rilevato da Albert e Marie-Louise Lesage nel 1924. La sua grande capacità di innovare le tecniche tradizionali per rimanere contemporaneo lo ha portato a collaborare con le grandi maison del passato e del presente, da Vionnet per cui svilupparono una tecnica per i ricami di sbieco a Schiaparelli che accompagnarono nella sua eccentricità sapendo dar vita alle fantasie surrealiste della stilista. Con quasi 60 tonnellate di forniture e 75.000 campioni di ricami, Maison Lesage possiede la più grande collezione di ricami artistici al mondo e una competenza che dal 1994 trasmette a studenti di tutto il mondo con l’Ecole Lesage. Collabora con Chanel dal 1983 ed è membro dei Métier d’Art dal 2002: per il brand ha sviluppato un particolare tipo di tweed che ha cambiato il volto delle moderne creazioni della maison francese.



ATELIER MONTEX 

Maestri del cucito, del ricamo a uncinetto di Lunéville o del ricamo con la ultra-centenaria macchina Cornely ad azionamento manuale, gli artigiani della maison Montex, sono tra grandi protagonisti di questa collezione. Fondata a Parigi nel 1949, è diventata partner di Chanel dal 2011 e per questa collezione ha sviluppato gran parte dei ricami usando tecniche tradizionali con innovazioni come l’uso di filati luminescenti che brillano al buio.

 

GOSSENS

Membro dei Métier d’Art dal 2005, è un collaboratore davvero storico di Gabrielle Chanel: da quando nel 1954 fu in grado di ricreare lei dei bijoux bizantini la designer lo volle al suo fianco, commissionandogli perfino dei mobili per il suo appartamento di rue Cambon. Sono suoi i gioielli che vediamo risplendere al collo e al polso delle modelle della sfilata, e perfino alcune delle clutch-gioiello che hanno sfilato in passerella, che presentano intricati pattern di simboli cari alla maison.

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