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Kimono, icona giapponese tra arte e costume
Indumento tradizionale per eccellenza e, per questo, costume nazionale del Giappone, il Kimono ha una storia lunghissima che lo ha reso l’oggetto più iconico della cultura del Sol Levante. Anche se la sua primissima versione deriva dall’abbigliamento tradizionale cinese del popolo Han (710 – 784), è durante il periodo Edo, cioè a partire dal 1603, che il kimono acquisisce la forma poi rimasta immutata fino ai giorni nostri. Oggi come allora esistono molti stili di Kimono, che seguono un codice preciso in base alle occasioni ma anche all’età di chi lo indossa.
Il livello di formalità di un kimono da donna è dato dalla sua forma (principalmente la lunghezza delle maniche), dal disegno, dal tessuto e anche dal colore. I kimono tradizionali sono cuciti a mano con tessuti pregiati come la seta o il broccato, spesso fatti e decorati a mano con diverse tecniche, tra cui lo yuzen, un tipo di tintura resistente prodotto con una pasta di riso, lo shibori e la pittura a mano. I kimono da uomo si presentano invece generalmente in un'unica forma e quasi sempre con tonalità scure.
Il Museo del Tessuto di Prato ha dedicato a questo iconico oggetto della tradizione nipponica la mostra “Kimono - Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente” che ha ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata del Giappone in Italia. Aperta fino al prossimo 19 novembre, l’esposizione vede il suo fulcro nei cinquanta kimono maschili e femminili appartenenti all’esclusiva collezione privata di Lydia Manavello, tutti databili al primo e secondo quarto del Novecento, realizzati in seta operata, ricamata o stampata.
Dopo una prima introduzione sulle complesse tecniche tessili e decorative tradizionali (nishiki, yuzen, katagami, kasuri, shibori), ecco i kimono, raggruppati per soggetti e motivi decorativi, per far meglio comprendere come la cultura tradizionale giapponese abbia tratto ispirazione dai linguaggi europei. Tra questi, 19 kimono degli inizi del Novecento che testimoniano l’attrazione per le suggestioni stilistiche provenienti dalle avanguardie europee come Fauvismo, Secessione Viennese, Futurismo, Cubismo, Déco.