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Concia agli estratti di canapa: la sostenibilità incontra l’eccellenza
Metal free, sostenibile, biodegradabile e con un’ottima resa qualitativa. Sono le caratteristiche del nuovo processo di concia del pellame realizzato con sostanze derivate da estratti di canapa messo a punto dalla Conceria Nuova Impala. Si basa sulla linea Canapimp, una serie di prodotti ottenuti con l’utilizzo di biobased per uso conciario. «Si tratta di un sistema innovativo – spiega Francesco Lupi - siamo gli unici in Italia a produrre pellami con questo tipo di concia, molto più sostenibile del classico ‘metal free’: si utilizzano estratti della canapa per il ciclo di concia e riconcia, senza fare ricorso a cromo o altri metalli e utilizzando anche una minore quantità di quegli elementi che nella lavorazione metal free vanno a sostituire i metalli stessi».
Il risultato è una pelle pregiata di ottima qualità e sostenibile, più resistente anche all’esposizione prolungata alla luce del sole (oltre alle classiche nuance è possibile realizzare anche colori pastello) e che consente di ottenere dal punto di vista tecnico parametri capaci di soddisfare i capitolati dei clienti. Inoltre, questo procedimento è molto meno impattante sul fronte della depurazione delle acque reflue, permettendo consumi ridotti. A partire dal prossimo ottobre sarà perfino possibile recuperare tutta l’acqua di concia e riutilizzarla per il medesimo processo. «Per i prodotti realizzati con questo trattamento abbiamo ottenuto il certificato di biodegradabilità in acqua reflua – spiega Lupi - e a breve riceveremo il certificato di compostabilità».
Ma il ciclo virtuoso non si esaurisce con la produzione: gli scarti delle pelli conciate con la canapa vengono riutilizzati per la produzione di concime biologico per l’agricoltura, in linea con i principi di economia circolare. Del resto la canapa è un materiale ‘buono’: si tratta di una pianta fitodepurativa che trasforma e rende inermi i prodotti provenienti da bonifiche di terreni inquinati. «È il terzo anno che utilizziamo Canapimp – spiega Lupi - un processo frutto della ricerca dei nostri tecnici che rientra nella filosofia della nostra azienda: cercare di avere un impatto ambientale sempre minore. In questo senso a breve installeremo su tutta la superficie del tetto della nostra sede panelli solari, con l’obiettivo di avere entro il 2023 il 98% di produzione energetica soddisfatta da energia solare».