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«Non si può essere sostenibili a metà»: la filosofia di Masca Progetto Borsa
«La nostra azienda promuove una sostenibilità scevra e libera da equivoci. Rimaniamo fedeli all’utilizzo della pelle, per quanto nella nostra produzione questo si limiti a dettagli su borse realizzate in cotone o filati sintetici. Non proponiamo pelli “vegane”: per noi l’ecosostenibilità significa altro, ovvero impegnarsi in un’attenta ricerca e nell’utilizzo di materiali che seguano una filiera e trattamenti in linea con procedure ecologiche per il cotone, o che tengano conto del riciclo per i sintetici».
È chiaro il punto di vista di Marco Benzi, co-titolare di Masca Progetto Borsa, azienda bergamasca attiva sul mercato B2B, che realizza borse e accessori studiati ad hoc per i clienti. «Per noi – prosegue Benzi - lo sforzo nella scelta dei materiali che vanno a dar vita ai nostri prodotti si muove nell’ambito della scelta ecologica, per quelle materie prime che lo consentono, e del riciclo per i materiali ottenibili attraverso tale processo. L’approccio coinvolge anche i componenti e gli accessori, ma c’è ancora molto da ricercare e sperimentare».
Una ricerca che l’azienda porta avanti in parallelo e in collaborazione con alcuni fornitori storici, che perseguono ormai da anni la stessa filosofia operativa di Masca. «Per i cotoni lavoriamo con un’azienda di Prato, Tisses Banelli, che fa continua ricerca in questo senso, mentre per filati sintetici il nostro riferimento è Limonta, leader mondiale nella ricerca e proposta di nylon riciclati – spiega Benzi -. Ognuna delle nostre borse ha una lunga vita, grazie alla tipologia di componenti con cui è realizzata, e non inquina in caso di smaltimento».
«I nostri clienti sono grossi gruppi che usano il nostro prodotto a sostegno del loro marchio, aziende che operano a livello mondiale, per le quali il bilancio di sostenibilità è fondamentale – conclude -: per questo dobbiamo certificare tutta la nostra filiera: laboratori, macchinari, smaltimento, uso dell’acqua; ogni processo è certificato. E farlo è necessario: essere sostenibile non è qualcosa che si può fare a metà. Certo richiede tempo ma se si decide di percorrere questa strada, bisogna farlo fino in fondo: fermarsi a metà significa compromettere tutto».