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Novità per Industrie Chimiche Forestali: dall’acquisto di Tessitura Langè alle ultime certificazioni
Responsabilità. Nei confronti dell’ambiente, ma anche del valore rappresentato dalla manifattura italiana. Sono due aspetti che guidano la condotta di Industrie Chimiche Forestali, società tra gli operatori di riferimento a livello nazionale e internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, che ha chiuso il 2023 con un fatturato di circa 80 milioni di euro.
«Nonostante il 2023 sia stato un anno abbastanza turbolento che ha avuto riflessi in tutti i settori in cui siamo presenti e in particolare nell’attività delle calzature e della pelletteria – spiega Guido Cami, presidente e Ceo di ICF Spa - Forestali è riuscita a consolidare 80 milioni di fatturato, otto in meno del 2022. Grazie anche alla riduzione dei costi del gas e dell’energia elettrica, per la messa in servizio del nuovo impianto fotovoltaico, la redditività è stata ancora buona».
La cassa generata ha permesso al Gruppo, quotato sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, di acquisire il ramo d’azienda industriale della Tessitura Langè, specializzata in nobilitazione di tessuti in cotone. Obiettivo: proseguire nel solco di una produzione “super” ecologica. «L’acquisizione di questa “boutique di nobilitazione dei tessuti” – spiega Cami -, ci consente di integrare tutta la filiera produttiva per la realizzazione di materiali tessili in cotone destinati al packaging per il lusso, valorizzando sostenibilità e made in Italy». I tessuti sono infatti tutti certificati GRS (riciclo), GOTS (cotone organico), BCI (origine etica dei cotoni). L’azienda è virtuosa anche dal punto di vista dello smaltimento dei rifiuti: tutte le acque di lavaggio dei reparti di tintoria confluiscono ad Ecologica Naviglio, azienda leader di settore, che dal 1970 si occupa del trattamento dei reflui e rifiuti industriali.
Forestali prosegue il mantenimento del suo sistema di certificazioni: rinnovate tutte quelle relative ai sistemi di gestione e di prodotto, ha redatto su base volontaria l’aggiornamento del Bilancio di sostenibilità. Il Manifesto della Sostenibilità, scritto a quattro mani con ACBC, traccia invece gli obiettivi verso le tappe del 2025, 2030 e 2050; uno su tutti continuare a promuovere sempre più gli adesivi base acqua. «Sulla base di quanto fatto nel 2023, dopo un quadriennio molto difficile per le note ragioni esogene – conclude Cami -, auspichiamo di poter riprendere nel 2024 la crescita della nostra Società, che in poco più di dieci anni ha raddoppiato fatturato e marginalità».