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La scommessa di Fratelli Alberti: «centralità del 4.0, ma mai senza operatore»
In che modo il passaggio all’industria 4.0 ha cambiato il lavoro nel settore della pelle? Lo abbiamo chiesto a Ilario Monterisi, sales manager di Fratelli Alberti, azienda di Varese che, con i suoi quasi 80 anni di storia, oggi rappresenta un punto di riferimento internazionale tra i produttori di macchine per l’industria della pelle (spaccapelli, scarnitrici e accoppiatrici) in tutte le sue declinazioni: pelletteria, calzatura, automotive, arredamento, nautica.
«È stato un passaggio che ha segnato un miglioramento in termini di analisi e agevolato tantissimo la produzione – spiega Monterisi -. Non credo che arriveremo mai a sostituire l’operatore, che continua a rappresentare un grande valore, ma l’assetto 4.0 ha dato tanto in termini di velocità di programmazione e ha permesso di garantire una qualità costante. Il tutto con sprechi ridotti sia di consumo che a livello di materiale, perché lavorazioni più precise consentono di ridurre gli scarti dello stesso».
Come vi siete mossi per adeguare i vari macchinari?
«Siamo partiti con la scarnitrice AV2 Net, presentata sul mercato due anni fa. Un modello innestato sulla versione precedente, già computerizzata, dotata di un’interfaccia grafica più intuitiva e di collegamento al server. Abbiamo lavorato tanto per rendere più semplice il lavoro dell’operatore e garantire la massima qualità. Altro aspetto fondamentale è stato quello della sicurezza, con il tavolo presentato al Simac 2023, pensato per tutti i nostri modelli di scarnitrici, dotato di un filtro per le polveri sottili che ne riduce la dispersione dell’ambiente di lavoro e protezioni carter per le parti in movimento».
E sul fronte di spaccapelli e accoppiatrici?
«Per le spaccapelli, sui modellli Fav 520 Net e Fav 430 Net è stato aggiunto un touch screen che permette di memorizzare programmi e parametri, come l’altezza della spaccatura, la velocità di trasporto o il tempo di incisione. Nel settore accoppiatrici abbiamo la gamma AP che sta avendo grande successo per la sua semplicità di utilizzo. Inoltre, con i suoi due carrelli alternati agevola la produzione, eliminando i tempi morti ed è sempre più precisa perché la pressione necessaria arriva dal basso verso l’alto, stabilizzando la posizione del materiale da lavorare».
Adesso tutta la vostra produzione è 4.0?
«Abbiamo completato l’adeguamento al 4.0 per tutte le categorie delle macchine tradizionali che, anche se continuano ad esistere, per alcuni aspetti sono ovviamente meno performanti. Non tutte le aziende però hanno un assetto predisposto per il 4.0, è necessario quindi essere al loro fianco anche con i prodotti tradizionali soprattutto per quanto riguarda le spaccatrici e le scarnitrici».