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Catwalk analysis SS23

Se nella moda come nella fisica il Postulato di Lavoisier è sempre attuale (“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”), il tema fil rouge delle collezioni Spring-Summer 2023 delle griffe sembra quello di pescare uno spunto riconoscibile dagli archivi e tradurlo in qualcosa di contemporaneo (accessori o abbigliamento che sia) in un mix di stili ed epoche un po’ selvaggio. Le sfilate sono tornate (per restare) spettacolari e di grande impatto estetico, con aperture inclusive al pubblico dei non addetti ai lavori (come lo show di Moncler in Piazza Duomo a Milano o la “riffa” di Diesel o gli studenti di moda da Valentino), le muse/collaboratrici a sorpresa (Cher da Balmain, Kim Kardashian “curatrice” per Dolce & Gabbana, Nicolas Winding-Refn dietro le quinte da Prada) e la passerella nel fango dai toni distopici di Balenciaga, nonché le trovate geniali che “rompono l’internet”  come l’abito spray-on di Bella Hadid da Coperni (nelle 48 ore successive, il valore dell’impatto sui media – indice MIV - secondo Launchmetrics è stato pari a 26,3 milioni di dollari, di cui 20,9 milioni sui social). 

 

 

 

 

In una mescolanza di ispirazioni che derivano da fashion ages differenti, è complesso delineare le tendenze che prevarranno nella prossima stagione calda. Per quanto riguarda la palette cromatica, di sicuro i metallizzati (anche cangianti) e i toni acidi/fluo la fanno da padrone, con una prevalenza di gialli, verdi, fucsia e arancio. Come si è visto ad esempio da Fendi, Prada, Tom Ford, Max MaraBlumarine è confermata l’ispirazione tardo anni ‘90/primi 2000 con cargo pants, canotte basic, gonne a vita bassa e slipdress che guardano più al minimalismo della triade Hugo Boss/Carolina Herrera/Calvin Klein e all’athleisure che a un revival grunge.

 

 

 

 

D’altro canto, non manca tanta, tantissima pelle per capispalla, pants e abiti a effetto “massimalista” (uno per tutti: Louis Vuitton), anche in nappa stropicciata o in pelle effetto distressed. Per quanto riguarda gli accessori, tra le calzature è nettissima la voglia di tornare a sfoggiare svettanti stiletto, ma tra le proposte troviamo anche décolleté, zeppe in plexi e stivaletti, con le scultoree divagazioni proposte da Balmain o gli über-plateaux di Vivienne Westwood. Le borse sono prevalentemente di taglia media/grande in pelle morbidissima o più strutturate di tendenza selleria. Non mancano modelli eccentrici come la borsa in oro massiccio di Coperni (fusa dopo la presentazione…) o le “borse” di ghiaccio di Botter, effimere opere d’arte che durano il tempo di una sfilata.



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