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Salvatore Ferragamo, l’ascesa di un sogno
"Date a una ragazza le scarpe giuste e conquisterà il mondo". Non è un caso che a pronunciare questa frase sia stata Marilyn Monroe, la musa di Salvatore Ferragamo. Il “calzolaio delle stelle”, come è stato soprannominato, ha fatto della ricerca e della sperimentazione sulla calzatura la sua missione, arrivando a realizzare scarpe che hanno conquistato il mondo. Nato nel 1898 nella provincia avellinese, diventa prima apprendista a Napoli per poi spostarsi in America, dove si trovavano già i suoi fratelli e dove nel 1915 apre una bottega di riparazioni per calzature.
La sua creatività si sposa ben presto con le sue intuizioni e con una grande ricerca: nel 1916 si iscrive alle classi serali della Extension Division della University of Southern California a Los Angeles per studiare anatomia, dove scopre che il peso del corpo poggia sull’arco plantare. Per questo decide di inserire all’interno delle sue scarpe una lamina d’acciaio, il cambrione, a sostegno dell’arco plantare, risolvendo il problema della comodità. Nel 1923 apre l’Hollywood Boot Shop: è qui che la stampa inizia a definirlo ‘il calzolaio delle stelle’, diventando il punto di riferimento delle star. Un titolo che manterrà anche quando nel 1927 torna in Italia e si stabilisce a Firenze.
Da qui, un’ascesa continua, punteggiata di creazioni memorabili, che conosce il suo exploit nel Dopoguerra, quando le sue creazioni diventano il simbolo della ripartenza del Paese. Sono gli anni delle scarpe con il tacco per metà in legno e per metà in metallo, brevettati da Ferragamo per Marilyn e del celebre sandalo con zeppa nei colori dell’arcobaleno creato nel 1938 per Judy Garland, declinazione sul tema della zeppa in sughero brevettata nel 1937 che ideò con l’obbiettivo di sostituire la lamina metallica da lui utilizzata. Con la corsa agli armamenti infatti l’acciaio e molti altri materiali cominciano a scarseggiare. Le soluzioni di Ferragamo non si fanno attendere: sughero ma anche tomaie in canapa, feltro, pelle di pesce.
Fino al sandalo invisibile con tacco a zeppa di legno sagomata a forma di "F", come l’iniziale di Ferragamo, e rivestita di pelle e tomaia formata da una lenza da pesca in nylon trasparente. un modello rivoluzionario per l’epoca (e non solo) che nel 1947, varrà a Salvatore Ferragamo il prestigioso Neiman Marcus Award, ovvero l’Oscar della Moda. È la prima volta che il premio viene assegnato a un creatore di calzature. Alla sua morte, nel 1960, il grande sogno della sua vita - creare e produrre le più belle scarpe del mondo - è ormai realtà. A raccogliere il testimone è la moglie Wanda che prende in mano le redini dell’azienda trasformando la Ferragamo nella grande casa di moda che rappresenta tuttora uno dei marchi simbolo della moda made in Italy.