Ottone e zama. Sono i due materiali comunemente utilizzati per realizzare gli accessori moda. Si tratta però di metalli non nobili che oltre a non presentare buone qualità estetiche, sono dotati di bassa inerzia chimica. Una caratteristica che li porta a sviluppare spesso e con grande facilità fenomeni di corrosione. Per questo, si rende necessario sottoporli a processi di rivestimento per soddisfare i requisiti richiesti dal mercato, ottenuti attraverso una serie di depositi galvanici. La ricerca di Legor nel settore ha permesso di dare vita a soluzioni dalle alte performance nel rispetto dell’ambiente e della salute.
I processi di rivestimento si dividono infatti in due diverse tipologie di lavorazioni: a base di nichel e senza, ovvero nichel-free. Questi ultimi sono trattamenti che vanno incontro alle più recenti normative, che limitano fortemente l’utilizzo del nichel, materiale che crea allergie, non derivate dalla presenza di nichel nel prodotto, ma dal rilascio di nichel sulla pelle, cosa che ne ha determinato un uso sempre minore nell’industria dell’accessorio. Storicamente è stato fatto un largo impiego di nichelature che consentono di ottenere depositi lucidi, brillanti, ad elevata durezza e resistenza al tarnish (ossidazione), realizzando veri e propri strati barriera nei confronti della diffusione inter-metallica.
Come conciliare quindi le performance del nichel con le normative europee che ne limitano il quantitativo da applicare sugli articoli? In base alle richieste, Legor è in grado di fornire due risposte che garantiscono le stesse performance e standard qualitativi di lucidità, durezza e resistenza all’ossidazione. Le prime sono soluzioni galvaniche Nichel Free, quindi totalmente esenti da Nichel; le seconde sono le Nichel Safe: un termine coniato da Legor per identificare soluzioni a basso rilascio di nichel, con quantitativi ben al di sotto della soglia massima concessa dagli standard qualitativi che ne regolamentano l’utilizzo (come le normative europee UNI-EN 1811 oppure la EN 16128).
