Nel mondo del fashion si segnala un ritorno alle produzioni di accessori in pelli esotiche. Questa la percezione di Studiopelle, azienda fiorentina specializzata nella produzione artigianale di cinture in pelle da donna e uomo che collabora con nomi prestigiosi della moda internazionale. Mentre alcuni grandi marchi, negli scorsi anni, avevano annunciato di voler abbandonare l’uso di pellami esotici, altre griffe ne hanno invece, al contrario, ampliato l’utilizzo nelle proprie collezioni.
D’altronde l’esotico è il “diamante” del settore pelletteria. È il “vero” lusso che non tutte le aziende sono capaci di gestire o lavorare: servono elevate competenze artigianali, come quelle di Studiopelle. «Nelle ultime due stagioni – spiega Andrea Saccardi -, i brand del lusso sono tornati a richiedere prodotti realizzati con pellami esotici, in particolare coccodrillo e struzzo, sia lucido che nabukkato. Si tratta di materiali che contribuiscono a rafforzare l’esclusività dei brand perché gli accessori realizzati appunto con questi materiali rappresentano l’emblema dell’alta qualità e del lusso».
Un ritorno di fiamma che ha coinciso con l’uscita dalla pandemia. «Questo processo di riavvicinamento all’esotico è iniziato con l’uscita dal Covid e sta proseguendo, in particolare per le collezioni maschili – aggiunge Saccardi -. Un trend che va di pari passo con il progressivo ritorno delle griffe verso una linea classica ed elegante che nelle collezioni ha preso il posto dello streetwear che ha dilagato negli ultimi anni». Un segnale da interpretare come un ritorno alle origini e come la voglia di identificarsi in una nicchia, quella dell’extra lusso, che trova nella rarità e nell’esclusività la propria cifra distintiva».
