È stato pensato per richiamare l’idea di un essere mitologico, la fenice, uccello consacrato al dio egizio Ra, ed è divenuto esso stesso un simbolo. Il prezioso abito indossato da Liz Taylor in Cleopatra, pellicola diretta nel 1963 da Joseph L. Mankiewicz, è forse il più rappresentativo dell’intera pellicola ma è solo uno dei 65 costumi disegnati per l’attrice dai costumisti Renie Conley, Vittorio Nino Novarese e Irene Sharaff, per un budget di circa 195mila dollari.
Gli abiti, che sono valsi uno dei quattro premi Oscar che il film si è aggiudicato, sono stati realizzati seguendo sì le testimonianze storiche ma riadattati seguendo lo stile dell’industria cinematografica degli anni Sessanta. Tutto è esagerato, carico, opulento. Serpenti, stelle, scarabei: ogni dettaglio rimanda alla simbologia egizia, ma l’apice è raggiunto con il prezioso abito completato dal celebre mantello progettato per assomigliare alle ali di una fenice.
Si tratta della mise più iconica del film, e probabilmente della carriera di Elizabeth Taylor, che Cleopatra indossa sia durante il suo ingresso a Roma che nella drammatica scena in cui la regina d’Egitto cerca la morte facendosi mordere da un aspide. Il mantello, in oro 24 carati, è composto da sottili strisce di cuoio ricoperto da smalto dorato e decorato da migliaia di perline che disegnano le ali dell'uccello mitologico. Sotto, un abito anch’esso dorato, con il corpetto che riproduce la forma delle piume.
Un look leggendario completato da un copricapo sontuoso, decorato con pietre dure e sequin. Indimenticabili poi gli occhi viola di Liz Taylor incorniciati da un intenso kohl nero: dopo l’uscita del film il trucco con occhi bistrati è diventato un makeup di tendenza, così come i gioielli, carichi e colorati e i maxi vestiti ispirati a quelli indossati dall’attrice. A dimostrazione che lo stile di Cleopatra ha lasciato il segno. Un fascino che dura nel tempo: la cappa dorata indossata da Liz Taylor è stata venduta all’asta nel maggio 2012 per poco meno di 60mila dollari.
