Dior, brand del colosso Lvmh, consolida la propria presenza a Scandicci (Fi), che si caratterizza sempre più come capitale della pelletteria e del lusso. Il celebre marchio francese sta infatti lavorando per definire l’acquisto di uno spazio produttivo da 7.500 mq, attualmente di proprietà della nota azienda di arredamento Savio Firmino. L’obiettivo è trasformarlo in un centro di produzione di borse di alta gamma.
Non si tratta comunque di un nuovo arrivo, ma piuttosto di un consolidamento. Dior è infatti già presente dal 2013 a Scandicci con “Manufactures Dior”, ovvero con una sede da 200 dipendenti impegnati alla prototipia e con un piccolo reparto produttivo per le borse in pelli pregiate. Numeri e attività che, a questo punto, sono destinati a crescere in modo consistente. L’operazione fa parte di un progetto più ampio che ha visto Dior consolidare la propria presenza in Toscana già con altri passaggi. A dicembre scorso, in questa direzione è andato l’acquisito, nel distretto conciario di Santa Croce, di Art Lab, azienda leader nelle stampe digitali e nella rifinizione manuale degli accessori in pelle.
Se l’acquisizione dell’immobile di Savio Firmino andrà a buon fine, Dior potrà piantare dunque una nuova bandierina a Scandicci, che vede già presente in forze la rivale Kering, in primis con i marchi Gucci (attiva qui da molti anni) e Yves Saint Laurent (che ha acquistato nella stessa zona gli enormi spazi dell’ex Palazzo delle Finanze), ma anche con alcuni uffici in centro. Ma le presenze griffate riguardano tutto il distretto fiorentino. Per Balenciaga (Kering) ha un ruolo centrale l’area empolese, in particolare con Cerreto Guidi, dove è stato da poco tagliato di un nuovo polo produttivo. Fendi e Givenchy (sempre Lvmh) sono a Bagno a Ripoli, mentre Vuitton sta progettando un enorme insediamento produttivo alle Sieci, nel comune di Pontassieve. Tod’s, infine, ha in programma l’apertura di uno stabilimento da 150 addetti a Vallina, a Bagno a Ripoli.
