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Zoccoli: la scarpa anti-fashion che ha conquistato la moda

Credits: Bottega Veneta

 

Chi avrebbe mai immaginato che una delle calzature più criticate sarebbe diventata l’oggetto del desiderio dei trendsetter più audaci? Gli zoccoli, un tempo associati a un’estetica rustica, sono passati da simbolo dello stile bohémien a must-have di stagione, tanto da conquistare perfino brand di lusso come Gucci ed Hermès.

 

Nati nei Paesi Bassi, gli zoccoli erano utilizzati da contadini, operai e minatori sia per la loro robustezza che per la capacità di proteggere i piedi dal freddo e dall’umidità. Il primo cambiamento significativo è avvenuto negli anni ‘50 con l’introduzione della versione moderna: i clogs. Pur mantenendo il legno come elemento distintivo, la silhouette è diventata più affusolata, con un leggero rialzo nella parte anteriore. I modelli del marchio Scholl hanno riscosso grande successo, soprattutto grazie all’iconico zoccolo Pescura.

 

Da quel momento, l’innovazione tecnologica ha portato all’uso di materiali più leggeri e confortevoli, come l’EVA, restituendo agli zoccoli la loro funzione utilitaria. Questo passaggio ha reso i clogs accessibili a un pubblico più ampio, adattandosi perfettamente alla vita urbana. Il marchio Crocs, in particolare, è diventato un simbolo di praticità, ma anche di un certo “cattivo gusto” che ha ispirato molte reinterpretazioni creative. Diversi brand hanno iniziato a sperimentare con forme, colori e texture, trasformando i clogs in scarpe trendy o giocando sul loro carattere anti-fashion. Una delle proposte più audaci? I clogs di Bravest Studio, ispirati nientemeno che ai piedi di Hulk.

 

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