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La strada verde di Cam.Pel verso la certificazione carbon free

 

 

È un impegno a tutto tondo sul tema della sostenibilità quello che Cam.Pel, azienda campana specializzata nel settore della produzione di pelletteria di lusso dal 1957, porta avanti da ormai diversi anni. «Il processo più importante che ci ha visti coinvolti recentemente – spiega Gianfranco Campanile, ceo di Cam.Pel – è stato la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 220kw: si tratta dell’ampliamento di quello preesistente, da 100kw, ultimato a novembre dello scorso anno, che ci consente di essere oggi un’azienda a impatto energetico zero».

 

L’attenzione all’impatto energetico va di pari passo con quella che l’azienda riserva all’utilizzo di materiali il più possibile amici dell’ambiente. Nel processo produttivo sono stati eliminati tutti i prodotti “vecchia scuola”: ai mastici e ai collanti chimici sono subentrati collanti ecologici a basso impatto ambientale. Allo stesso modo, la maggior parte delle infustiture di borse e portafogli è realizzata con materiali ecosostenibili e i filati utilizzati sono tutti biodegradabili.

 

«Il nostro approccio – spiega Campanile – si fonda sulla volontà di agire in maniera sostenibile e fare tutto quello che è in nostro potere per aiutare il pianeta: una visione che nasce un paio d’anni fa e che, un passo per volta, anche a seconda di come evolve la tecnologia, cerchiamo di applicare. Per questo i macchinari che usiamo sono tutti di ultima generazione, quindi meno energivori. Il prossimo obiettivo, che ci vedrà impegnati nel corso dei due anni a venire, è quello di certificarci come azienda carbon free». Nel frattempo, Cam.Pel è già certificata ISO 14064-1:2019, standard che consente di identificare le principali emissioni di gas serra e monitorarle tramite un’analisi della carbon footprint, e ISO 14001-Nace, standard di certificazione di Sistema di Gestione Ambientale.

 

A breve, inoltre, prenderà il via un progetto che vedrà Cam.Pel collaborare con l’Università degli Studi di Napoli Federico II: l’obiettivo è portare avanti uno studio per il riuso degli scarti derivati dalla lavorazione della pelle, per valutare la possibilità di trasformarli in materiali riutilizzabili. Un percorso che, una volta portato a termine, consentirà all’azienda di compiere un grande passo avanti anche in termini di economia circolare.

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