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TREND: Borse con manici in metallo

 

Dalla Sardine con manico a forma di pesce di Bottega Veneta alla Calino di Jacquemus, le borse con manici in metallo (o effetto metallo), sono decisamente un trend che sta conquistando il pubblico, e sempre più maison stanno disegnando e producendo modelli che incorporano dettagli metallici dalle forme semplici o più elaborate.

 

Ma come si realizzano questi accessori?

Prima di tutto bisogna distinguere se si tratta di metallo vero e proprio, ovvero ottone oppure alluminio. “L’alluminio è circa il 30% più leggero dell’ottone ma è più difficile da lavorare perché non resiste alle alte temperature, per cui per tante lavorazioni è impossibile usarlo”, racconta Alberto Di Gioia di Fibel, azienda che da oltre 40 anni produce accessori in metallo per articoli di pelletteria di lusso. Molto spesso dunque, specialmente quando il design è più complesso, si tratta di ottone, al quale si possono dare le forme più estrose attraverso un procedimento artigianale che prevede l’uso di uno stampo in gomma.

 

“Per creare il primo pezzo servono circa 10/15 giorni: lo stampo viene disegnato con CAD e stampato in gomma 3D, al suo interno viene iniettato il metallo fuso che si solidifica prendendo la forma desiderata. Successivamente il manico viene sottoposto a polimentatura per renderlo lucido e poi a galvanizzazione, e avvitato sulla borsa”, spiega Di Gioia. 

 

Quali sono le alternative?

Esiste la zama, lavorata in pressofusione: si tratta di una lega di alluminio, rame e zinco, più leggera dell’ottone e meno dell’alluminio, che ha un punto di fusione più alto rispetto a quest’ultimo e quindi permette saldature più complesse, senza arrivare alla complessità dell’ottone. E infine, i materiali plastici, che costano di più nella produzione del campione ma che poi ottimizzano i costi nella produzione: ideali per chi produce molti pezzi e che ha un price point medio.

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