Credit: Rabanne x Arthus-Bertrand
Chi spenderebbe 250 mila euro per una borsa? Rabanne punta sui suoi clienti, lanciando alla Fashion Week di Parigi la borsa più costosa al mondo, realizzata interamente in oro 18 carati.
Non è la prima volta che la maison francese stabilisce un record: già nel 1968, Paco Rabanne creò per Françoise Hardy un minidress composto da mille placche d’oro, con un corpetto impreziosito da 300 carati di diamanti, considerato tuttora l’abito più costoso al mondo. Oggi, Julien Dossena, direttore creativo del marchio, raccoglie l’eredità del fondatore con Artisan Editions, un progetto che prevede la realizzazione di tre borse esclusive grazie al contributo di tre atelier artigianali. I nuovi modelli saranno disponibili in edizione limitata o su ordinazione presso la boutique parigina di Rabanne.
La protagonista di questa edizione è una minibag, in particolare una rivisitazione della celebre Nano Bag 1969, la storica borsa fatta di dischi metallici disegnata da Paco Rabanne. Se la versione originale era ispirata ai grembiuli dei macellai, questa volta è il frutto della collaborazione con Arthus-Bertrand, maison francese specializzata in gioielli in metallo. La creazione della borsa ha richiesto circa 200 ore di sviluppo e altre 100 ore di lavorazione, con un processo che prevede la realizzazione artigianale di ogni singola placca.
L’intera borsa è realizzata in oro 18 carati, ossia oro puro al 75%, una scelta che garantisce al materiale prezioso la giusta combinazione di durezza e resistenza, rendendolo sicuro da maneggiare. Il corpo è formato da 157 placche, unite tra loro per creare il caratteristico design a maglia. Il processo di produzione inizia con la fusione delle pepite d’oro, che vengono poi trasformate in lastre dello spessore desiderato, da cui si ricavano le placche. Ogni placca viene incisa con il motivo “Pluie d’Etoiles” (letteralmente “Pioggia di Stelle”), ideato dalla designer di gioielli Camille Toupet, e successivamente rifinita e assemblata.
